Raika Lana

Weißes Kreuz: Ein Jahr Einsatz in der Pandemie – Croce Bianca: un anno di impegno nella pandemia

by Radio Sonnenschein

WK2 screening 34Seit gut einem Jahr ist das Coronavirus weltweit wohl das Thema Nummer eins: So auch in Südtirol, wo seitdem alles getan wird, um die Verbreitung einzuschränken. Eine wichtige Rolle in dieser Pandemie spielt das Weiße Kreuz. Vor einem Jahr (23.02.2020) erfolgte der erste COVID-19-Einsatz.

Bereits am 29. Jänner 2019 rückte das Weiße Kreuz zu einem COVID-19-Fall aus, der sich dann aber nicht als ein solcher bestätigte. Am 23. Februar 2020 gab es dann den landesweit ersten bestätigten Corona-Infektionsfall in Terlan. Die Führung des Landesrettungsvereins wurde innerhalb weniger Tage in einen Krisenstab umfunktioniert, um schnelle und wichtige Entscheidung treffen zu können.

Fiorentino CroceBianca58Zwischen März 2020 und Februar 2021 transportierte das Weiße Kreuz im Rettungsdienst und Krankentransport insgesamt knapp 16.000 sogenannte COVID-19-Patienten (654.828 zurückgelegte Kilometer), die entweder nachweislich coronapositiv waren oder bei denen der Verdacht auf eine Infektion bestand. Somit musste bei all diesen Transporten auch die entsprechende, spezielle Schutzausrüstung getragen werden. Und gerade in der Anfangszeit war diese Schutzausrüstung eine große Herausforderung, und zwar in zweierlei Hinsicht: Einerseits kannte man die Vollschutzanzüge zwar im Rettungsdienst und Krankentransport, sie waren vor dieser Pandemie aber nur sehr selten benötigt worden. Und andererseits war es vor allem in der Anfangszeit dieser Krise ein großes Problem, Schutzbekleidung und Masken zu kaufen, da die Nachfrage sehr hoch war.

WK2 screening 49Einsätze mit COVID-19-Patienten sind aber auch heute noch eine Herausforderung, da entsprechend strengen Hygienerichtlinien gearbeitet werden muss. Zwar ist einiges mittlerweile zum Standard geworden, trotzdem sind mehrstündige Dienste in Schutzausrüstung sowie die penible Desinfektion der Ambulanzen nach wie vor sehr fordernd für alle Mitarbeiter.

„In diesem ersten Corona-Jahr haben die Mitarbeiter des Landesrettungsvereins viel dazugelernt und große Erfahrungen im Umgang mit der Pandemie gesammelt. Zum Glück hielt sich bis jetzt die Anzahl der infizierten Helfer in Grenzen, was einmal mehr unterstreicht, dass sich unsere Mitarbeiter diszipliniert verhalten und unsere Sicherheitsmaßnahmen erfolgreich sind“, betont Barbara Siri, die Präsidentin des Weißen Kreuzes.

Fiorentino CroceBianca91Nach den vielen Herausforderungen im vergangenen Jahr, bereitet sich das Weiße Kreuz derzeit auf neue und wichtige Aufgaben im Bereich des Zivilschutzes vor. „Nach den wertvollen Erfahrungen durch die Führung von COVID-19-Teststationen im ganzen Land, gilt die neue Herausforderung dem Aufbau von Impfstrukturen in Südtirol. Wir werden uns auch hier als verlässlicher Partner für den Sanitätsbetrieb einbringen und unsere Dienste für die Bevölkerung anbieten“, erklärt Direktor Ivo Bonamico.

Erfreut ist die Vereinsleitung über die große Bereitschaft der Helfer, sich gegen das Coronavirus impfen zu lassen: Weit mehr als 1000 Mitarbeiter haben sich bereits für diesen wichtigen Schritt entschieden, um der Pandemie die Stirn zu bieten. Einen Dank richten Präsidentin Siri und Direktor Bonamico an die Südtiroler Bevölkerung und Wirtschaft, die dem Weißen Kreuz in dieser für alle schweren Zeit mit Spenden unter die Arme gegriffen haben.

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Croce Bianca: un anno di impegno nella pandemia

Da un anno ormai, il coronavirus è l’argomento numero uno in tutto il mondo: è così anche in Alto Adige, dove da allora si è fatto di tutto per limitare la sua diffusione. La Croce Bianca ha assunto un ruolo importante in questa pandemia. Un anno fa (23.02.2020) ha avuto luogo il primo intervento di soccorso per un caso di infezione con COVID-19.

Fiorentino CroceBianca77Già il 29 gennaio 2019, la Croce Bianca è intervenuta in un caso COVID-19, che poi però non è stato confermato come tale. Poi, il 23 febbraio 2020, c’è stato il primo caso confermato di infezione da coronavirus a livello provinciale a Terlano. Entro pochi giorni è stato deciso di installare centro operativo presso la direzione della Croce Bianca per poter prendere decisioni rapide e importanti.

Fiorentino CroceBianca197Tra marzo 2020 e febbraio 2021, la Croce Bianca ha trasportato un totale di quasi 16.000 cosiddetti pazienti COVID-19 in ambulanza (654.828 chilometri percorsi), che sono risultati positivi al coronavirus o erano casi sospetti a causa di sintomi. Di conseguenza, per tutti questi trasporti l’equipaggio doveva sempre indossare i dispositivi di protezione e seguire le severissime misure di sicurezza. Soprattutto nei primi giorni questo era una grande sfida: da un lato, le tute di protezione erano ben note nel servizio di soccorso ma erano necessarie solo raramente prima di questa pandemia. E d’altra parte nei primi giorni della pandemia era un grande problema acquistare questi dispositivi di sicurezza, perché la domanda era elevatissima a livello mondiale.

Fiorentino CroceBianca165Gli interventi COVID-19 sono ancora oggi una sfida, poiché il lavoro deve essere eseguito in conformità con le severe linee guida sull’igiene e la sicurezza. Anche se alcune cose sono ormai diventate standard, indossare le tute di protezione per diverse ore e la meticolosa disinfezione delle ambulanze rimane impegnativo per ogni collaboratore.

„In questo primo anno di pandemia, i nostri collaboratori hanno imparato molto e acquisito molta esperienza nell’affrontare il virus. Fortunatamente, finora il numero di personale infetto è stato limitato, il che sottolinea ancora una volta che i nostri volontari e dipendenti sono disciplinati e le nostre misure di sicurezza hanno successo“, sottolinea Barbara Siri, presidente della Croce Bianca.

Fiorentino CroceBianca148Dopo le molte sfide dell’anno passato, la Croce Bianca si sta preparando per nuovi e importanti compiti nel campo della protezione civile. „Dopo la preziosa esperienza acquisita nella gestione delle stazioni di test COVID-19 in tutta la Provincia, la nuova sfida è quella di creare strutture di vaccinazione in Alto Adige. Anche qui, saremo un partner affidabile per l’Azienda Sanitaria e offriremo i nostri servizi alla popolazione“, spiega il direttore Ivo Bonamico.

La direzione della Croce Bianca è anche soddisfatta della grande disponibilità dei collaboratori a farsi vaccinare: Molto più di 1000 volontari e dipendenti hanno già deciso di fare questo passo importante per affrontare la pandemia. La presidente Siri e il direttore Bonamico desiderano ringraziare la popolazione e le imprese dell’Alto Adige, che hanno sostenuto la Croce Bianca con donazioni in questo momento difficile per tutti.

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