In den nächsten Tagen wird über einige Orte in Südtirol eine Drohne fliegen. Diese dient nicht der Überwachung von Menschen, sondern filmt den Stillstand der gerade weltweit herrscht. Produziert wird der Film, im Auftrag von RAI Südtirol, vom Filmemacher Jochen Unterhofer.
Die kreativen Köpfe Südtirols lassen sich in dieser schwierigen Zeit immer wieder etwas Neues einfallen. So hat sich der Filmemacher Jochen Unterhofer überlegt ein spezielles Filmdokument zu erstellen. „Der Film soll eine Bestandsaufnahme eines besonderen Momentes sein, ohne die Maßnahmen in Zusammenhang mit dem Coronavirus zu thematisieren.“, so der Regisseur „Wir zeigen Südtirol von oben. Wir fliegen über Natur- und Kulturlandschaften, über sonst so belebte Dörfer, Städte und Straßen.“
Das Besondere daran ist zudem, dass der Film von namhaften Südtiroler Autoren/innen besprochen wird, die sich Gedanken zu Stille, Leere, Reduktion und Distanz machen.
„Wir möchten die Bevölkerung informieren, dass sie sich keine Sorgen machen müssen, wenn sie in den nächsten 10 Tagen, eine Drohne sehen.“, sagt die Produktionsleiterin Petra Tschenett, „Personen werden nicht erkennbar sein und die Aufnahmen dienen nur zur Erstellung des Filmdokuments und nicht der Überwachung von Seiten des Staates oder Landes“.
Interessant wird noch werden, welche Autor/innen mitmachen werden. Toni Bernhart ist auf jedem Fall dabei.
Il drone vola per delle riprese
Nei prossimi giorni un drone sorvolerà alcuni luoghi dell’Alto Adige. Questo drone non verrà utilizzato per monitorare le persone, ma per filmare la situazione di stallo che si sta verificando dappertutto. Il film è prodotto dal regista Jochen Unterhofer per conto di RAI Südtirol.
In questi tempi difficili le menti creative dell’Alto Adige si fanno venire in mente sempre nuove idee. Così il regista Jochen Unterhofer ha pensato di creare un documento cinematografico speciale. „Il film dovrebbe essere un bilancio di un momento speciale, senza tener conto delle misure adottate in relazione al coronavirus“, dice il regista „Mostriamo l’Alto Adige dall’alto. Sorvoliamo paesaggi naturali e culturali, su villaggi, città e strade altrimenti molto frequentate“.
La particolarità è che il film viene interpretato da rinomati autori altoatesini che riflettono sul silenzio, sul vuoto, sulla riduzione e sulla distanza.
„Vorremmo informare la popolazione che non dovrà preoccuparsi se vedrà un drone nei prossimi 10 giorni“, dice la responsabile della produzione Petra Tschenett, „le persone non saranno riconoscibili e le riprese saranno utilizzate solo per la creazione del film documentario e non per la sorveglianza da parte dello Stato o della Provincia“.
Sarà interessante vedere quali autori parteciperanno. Toni Bernhart ci sarà sicuramente.